Vorrei, se possibile, conoscere i regimi alimentari, possibilmente concordati con i Vostri Endocrinologi ovvero di natura empirica di anni a sperimentare cosa vi facesse meglio, per confrontarli ed vedere di trovare un'indicazione su quale possa essere il modo migliore per alimetarsi contrastando alcuni dei side effects della nostra malattia e della terapia sostitutiva...
Badate bene, non deve essere necessariamente una dieta intesa come regime dimagrante e conseguentemente ipocalorica (al di sotto cioè del vostro fabbisogno) che per sua natura è temporalmente limitata... ma un vero e proprio stile di vita alimentare (ammesso che ne abbiate uno e che lo seguiate...perciò senza offesa per nessuno, se avete solo da dire "Io me ne infischio, magno e bevo e me ne frego" oppure "io mi sparo due litri di birra a sera con gli amici, perchè si vive na' vorta sola"... non siete di grande aiuto

)...
Inizio io, facendo alcune considerazioni... Chi ha letto il mio post sullo Sport (ammesso che qualcuno l'abbia letto), ha inteso che sono un fautore dei regimi definibili come low carb, cioè con un introito di zuccheri piuttosto ridotto...e che varia a secondo dei soggetti (peso, attività sportiva o lavorativa, resistenza insulinica). senza voler riaprire la diatriba sulla bontà di tale regime, ho postato numerosi studi a riguardo nel 3d citato, e perciò ritengo chiarito il mio punto di vista.
A questa mia convinzione (non è che non ami i carboidrati, anzi, specie quelli salati sono una mia passione) si aggiungono i "consigli" che comunemente si leggono sul manuale del associazione e su alcuni dei siti riguardo al MdA, soprattutto anglofoni: ridurre l'apporto di zuccheri, al fine di ridurre l'eccesso di liquidi e controllare la glicemia, che inevitabilmente tende ad aumentare a causa del cortisone.
Altro punto: l'escrezione di calcio. Il cortisone da questo problema, ahimè. Perciò di norma si integra la dieta con un buon apporto di calcio (io assumo il Calcicol D3) e limito un pochino l'apporto di fibre, che contrastano l'assorbimento del calcio stesso.
Un'ulteriore riflessione: se ben compensati, dovremmo essere in grado di svolgere una costante e salutare attività fisica. dovrebbe anzi essere un must: mantiene desto il metabolismo, rafforza le ossa, tonifica la muscolatura e l'apparato cardiocircolatorio, controlla gli la produzione di insulina, tende a diminuire la percentuale adiposa e la ritenzione di liquidi e, cosa assai positiva, sposta la soglia di affaticamento, che per noi addinsoniani è decisamente più arretrata rispetto agli "altri"... Tuttavia (il tuttavia è d'obbligo) molti cadono nell'errore di pensare di potersi concedere extra alimentari dopo una pedalata di mezz'ora o una passeggiata nel parco o una partitella di calcetto...
Le calorie che avete consumato durante la vostra "estenuante

" seduta sono diciamolo francamente irrisorie... in più, è mia ferma convinzione che gli Addinsoniani abbiano un fabbisogno calorico ridotto rispetto a soggetti sani di mole e muscolatura analoga... Per svariate ragioni, una delle quali è soprattutto il turn over proteico ridotto, dato che NON moduliamo il cortisolo, ormone catabolico per eccellenza... perciò state "bassini" di calorie ma non troppo, o il Vostro metabolismo si spegnerà.
In definitiva, come mi comporto?
- Uso la bilancia di rado (1 volta ogni 2 mesi circa), ma due/tre volte l'anno faccio un test BIA o una plicometria per avere un'idea delle percentuali di grasso e di liquidi presenti nel corpo;
- sulla base di questi dati, calcolo il mio fabbisogno calorico (non ci vuole un astrofisico, ci sono svariati programmini anche freeware in rete), a cui aggiungo una stima delle calorie necessarie a svolegere le mie attività fisiche (sports, lavoro, hobbies, ecc);
- da questa cifra che rappresenta il mio fabbisogno calorico, deduco circa 200 kcal al giorno ed imposto un regime alimentare e dopo un mesetto verifico se ho perso peso (se sì aumento le calorie, non lo faccio per dimagrire, se no sono al punto giusto);
- prediligo uno schema alimentare in cui i carboidrati sono circa il 40% del fabbisogno calorico (a volte anche meno

) e condensati al mattino + metà mattina + pranzo;
- bevo circa tre litri d'acqua al dì;
- matengo sempre alto l'apporto di proteine e di grassi insaturi (ma un po' anche di saturi, ottimi per la produzione di testosterone);
- una volta a settimana (per un intero giorno) aumento decisamente i carbo:la ricarica di carboidrati deve permettere una sovracompensazione delle scorte di glicogeno, una maggiore idratazione intracellulare e riportare i valori di alcuni ormoni (leptina in primis) nella norma così da comunicare all’organismo ( o meglio, all’encefalo) uno stato energetico positivo e quindi velocizzare ogni processo di anabolismo organico (sia sulla massa magra che su quella grassa).non si ingrassa durante la fase di ricarica di cho.
Come si vede dagli studi la DNL (de novo lipogenesi, sintesi di nuovi acidi grassi) raggiunge valori irrisori durante le prime 24 ore di ipernutrizione a base di carboidrati.
Segnalo inoltre che l'unico studio su Addinsoniani che ho letto a riguardo, ha mostrato come, seppur senza mutamenti nel quadro ormonale, l'apporto dei cosiddetti "cibi confortanti" quali pizza, pane, dolci, diano una maggior sensazione di benessere, perciò una volta a settimana fanno bene
Aspetto le Vostre esperienze... sarebbe MOLTO utile sapere se i Vostri specialisti hanno mai affrontato tale argomento e se hanno mai impostato per voi un regime alimentare.